A FRANCAVILLA LA PROTESTA DEI CITTADINI: PER RIAPRIRE IL CONSULTORIO

Il comitato spontaneo dei cittadini di Francavilla al Mare si e’ riunito questa mattina di fronte al distretto sanitario per chiedere che il consultorio, chiuso a marzo, torni operativo. L’agenzia Dire ha incontrato il loro portavoce, Livio Bove, che chiede al direttore generale della Asl2 Thomas Schael e all’assessore regionale Nicoletta Veri’ di mantenere la promessa fatta, ossia la riattivazione del servizio entro la meta’ di febbraio. “Noi ci crediamo perche’ siamo positivi per natura. Ci sono state altre promesse di riapertura a settembre, poi slittata a fine anno e adesso a meta’ febbraio. Noi pero’ on ci possiamo fermare per una battaglia che riteniamo piu’ che giusta” ha detto Bove. – Cosa significa la mancata presenza di un consultorio che, oltre che i cittadini di Francavilla, il servizio lo offre a tutti quelli dei Comuni limitrofi? “Vuol dire non avere assistenza psicologica vicina all’utente. Significa rinunciare alla gran parte degli screening per il tumore al collo dell’utero, al pap test, a tutti i servizi che riguardano la famiglia e anche gli adolescenti. Quindi chi ne fa le spese sono le donne, le famiglie e i giovani”. – I servizi del consultorio erano sufficienti o in vista della riattivazione vi aspettate un miglioramento? “I servizi gia’ erano stati tagliati perche’ persone andate in pensione non erano state rimpiazzate. Ci aspettiamo un totalmente consultorio rinnovato. Persone anche empatiche anche nei confronti dell’utente. Chi si rivolge al consultorio e’ una persona che ha bisogno. L’utente merita anche rispetto”. – Quanto manca un servizio di medicina territoriale, in un momento storico come questo? “In un momento di pandemia in cui ai cittadini viene chiesto di restare in casa o non oltrepassare i confini del proprio Comune, creare assembramenti altrove per curarsi e trovare cure anche previste dai Lea e’ sicuramente qualcosa di non raccomandabile. Significa che molti rinunceranno a curarsi e fare prevenzione. Chiediamo di darci quello che e’ normale che ci sia in una cittadina come Francavilla che conta quasi 25mila abitanti e cui afferiscono persone dei paesi limitrofi: avere servizi giusti cui il cittadino si possa rivolgere con facilita’”.