Economia

ACCORDO CON L’ANAC PER LA VIGILANZA SUGLI APPALTI PER LA RICOSTRUZIONE

Sottoscritto un accordo per rafforzare la vigilanza sugli appalti pubblici della ricostruzione post sisma 2016. L’intesa è stata siglata oggi a Roma, a Palazzo Valentini, dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia; dal presidente dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Domenico Arcuri; dal commissario straordinario, Giovanni Legnini, e dai presidenti delle Regioni coinvolte, Marco Marsilio per l’Abruzzo, Nicola Zingaretti per il Lazio, Francesco Acquaroli per le Marche, e Donatella Tesei per l’Umbria. “Il controllo preventivo da parte di Anac è un utile presidio di legalità che può ben conciliarsi con la semplificazione amministrativa e l’accelerazione delle procedure necessarie alla ripresa economica del Paese”, hanno detto Busia e Legnini. Aggiungendo: “Come delineato nell’atto sottoscritto oggi, legalità ed efficienza possono e debbono procedere insieme, in un nuovo modello di governo con più livelli di responsabilità ed un’equilibrata collaborazione tra le istituzioni”. L’esigenza di un nuovo accordo nasce proprio dalla “forte semplificazione dell’attività edilizia introdotta nel 2020 con le nuove leggi e le ordinanze del commissario, cui sta seguendo una crescita consistente degli appalti”, è stato spiegato in un comunicato al termine della riunione. Una delle principali novità dell’intesa riguarda il coinvolgimento dei presidenti delle Regioni, in qualità di vice commissari, sia per il ruolo delle Regioni nella ricostruzione delle aree interessate dal sisma, sia per la funzione di coordinamento verso i soggetti attuatori e delle centrali di committenza, ferma restando la supervisione del commissario straordinario. Altra novità riguarda la verifica di legittimità preventiva dell’Unità operativa speciale dell’Anac, che si concentrerà sugli interventi più rilevanti e sull’esecuzione dei contratti, con riguardo anche al rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza. “Un’attività che già nei mesi scorsi ha portato a una drastica riduzione del contenzioso legale sugli appalti legati alla ricostruzione”, è stato specificato. Per consentire una più efficace azione di supporto, anche a seguito dell’incremento delle procedure di gara registrato negli ultimi mesi, sono state individuate le nuove soglie del valore economico sopra le quali si svolgerà il controllo degli atti di gara: 350mila euro per affidamento di lavori; 100mila euro per affidamenti di servizi e forniture, compresi quelli di ingegneria e architettura, e la progettazione; 100mila euro per i subappalti in caso di lavori di oltre 1 milione di euro. Potranno essere sottoposti a verifica preventiva anche schemi di bando per l’invito degli operatori economici riguardanti l’affidamento di servizi tecnici e lavori. Nel protocollo si introduce, infine, la possibilità da parte del commissario straordinario di richiedere un parere preventivo all’Autorità per l’emanazione delle ordinanze speciali in deroga.

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