AD ATRI LA “IX GIORNATA ENDOCRINOLOGICA ABRUZZESE”

Il 18, 19 e 20 novembre tornano le “None Giornate Endocrinologiche Abruzzesi” (Gea) nel presidio ospedaliero di Atri. Un evento biennale organizzato dall’Unità operava complessa delle Malattie endocrine e diabetologia a valenza aziendale del presidio, rivolto non solo agli endocrinologi ma anche a tutti coloro che si interessano di metabolismo che, quest’anno, assume un’imporanza ancora maggiore.
Dopo anni di crescita dell’attività svolta dalla Uoc, infatti, l’anno del Covid ha visto un’arretramento nelle prestazioni avendo i medici dell’Unità collaborato all’emergenza non potendo quindi effettuare visite se non quelle con carattere di urgenza.
Lo riferisce la stessa Asl spiegando che nel 2019 le visite sono state 16.508 con 32.844 prestazioni e 1186 ricoveri tra Day Hospital, Sdac e Day Service. Nel 2020 (periodo Covid) i pazienti visitati sono stati 12.149 con 28.512 prestazioni e 1035 ricoveri. Nel 2021, nei primi dieci mesi, sono stati visitati 13.443 pazienti con 29.425 prestazioni e ben 1222 ricoveri. Oltre il 30% delle persone visitate ambulatorialmente risulta essere fuori Asl così come per il 26% dei ricoveri espletati. E’ evidente, sottolinea l’azienda, il numero elevato di pazienti in mobilità attiva, con alcuni che arrivano anche dall’estero. Per l’edizione 2021 delle “None Giornate Endocrinologiche Abruzzesi” (Gea) saranno tre invece di due, con una di queste dedicate esclusivamente al diabete, e vedranno, come sempre, la partecipazione dei maggiori esperti italiani ed internazionali dell’area endocrino-metabolica. Le sessioni sono state organizzate in modo da poter realizzare un momento di confronto scientifico importante e dare largo spazio alle interattività tra relatori ed audience. Resta la giornata dedicata ai casi clinici, la “Gea Flash”, nel corso della quale saranno trattate patologie diverse, ma che coinvolgono comunque ‘attività endocrino-metabolica quotidiana.
“Iniziative come questa – dichiara il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia – non solo portano lustro alla nostra Asl, ma sono un vero valore aggiunto volto all’aumento della qualità dell’offerta sanitaria in questa branca, molto importante soprattutto a livello locale.
Infatti secondo le indagini epidemiologiche nella nostra regione i noduli alla tiroide sono presenti nel 45-50% della popolazione al di sopra dei 50 anni. In Abruzzo, sia per la migliore diagnostica ma anche per il tipo di composizione della terra che non mantiene lo iodio in superficie, è alta l’incidenza delle malattie nodulari, da qui l’importanza di avere un reparto che svetta a livello italiano, come quello che abbiamo ad Atri”.
“Siamo stati assertori, dalla prima edizione delle Gea – aggiunge Bruno Raggiunti, direttore della Uoc Malattie endocrine e diabetologia di Atri -, che il team endocrino-metabolico dev’essere formato da medici e infermieri. Pertanto riteniamo che la crescita, per le due figure, debba avvenire insieme e il lavoro debba effettuarsi gomito a gomito. Infatti, la continua innovazione farmacologica e tecnologica, che è a disposizione degli endocrinologi e diabetologi, determina un elevato miglioramento terapeutico della cura delle diverse patologie.
Tutta questa innovazione rende sempre più indispensabile l’aggiornamento del team medico-infermieristico al fine di poter applicare con metodo corretto le linee guida, i Pdta (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali) e l’utilizzo di device. Ci saranno, inoltre, aggiornamenti su alcune patologie endocrine, si discuterà dei consensus statement e delle linee guida”.