I “NO GREEN PASS” INCONTRANO MARSILIO: BENE IL DIALOGO

“Con il nostro atto, abbiamo sollecitato il governo regionale affinché si potesse superare, ovvero mitigare, l’emergenza democratica innescata con l’introduzione del green pass, e mediante eliminazione della discriminazione tra vaccinati e non vaccinati. Questo è ciò che abbiamo ribadito, alle istituzioni regionali, che a loro volta ci hanno chiesto un atto di fede. Alle istituzioni assicuriamo tutta la nostra lealtà, perché la fede, non se la prenda a male il presidente Marsilio, la riponiamo solo in Dio! Riconosciamo l’afflato Repubblicano e l’ispirazione costituzionale mediante i quali la Giunta Marsilio ha difeso e riabilitato il dialogo, contrapponendosi con piglio gagliardo a taluni che hanno smarrito, evidentemente, ogni riferimento al proprio elettorato ed al mandato civico ricevuto in forza della Costituzione”.
Inizia così la nota con cui Nico Liberato, portavoce del movimento No Green Pass-Non toccate i minori nato in Abruzzo e estesosi fino alle Marche, commenta l’incontro avuto in videoconferenza con il presidente della Regione Marco Marsilio.
“Senza dubbio – aggiunge – l’avvio di una interlocuzione franca ed aperta sui punti da noi evidenziati è stato motivo di orgoglio, quando sia il presidente Marsilio che l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì hanno dichiarato che audizioni come queste sono da vedere con favore e andrebbero allargate anche su tavoli nazionali. Ci siamo ritrovati subito in sintonia sulla ferma condanna di ogni atto violento ed irresponsabile sia nei modi che nei toni ed anche nel manifestare solidarietà ai sindacalisti che continuano a lottare strenuamente in difesa dei lavoratori – sottolinea -. Cosa a cui noi abbiamo aggiunto la più ferma attestazione di solidarietà, a quel milione di lavoratori insidiati dal green pass che ricordiamo, il prossimo 15 ottobre, entrerà in pieno vigore in Italia, mentre il resto d’Europa ha fatto dietrofront, condannando milioni di cittadini a perdere il mezzo di sostentamento per la propria famiglia”.
NNNN”I limiti d’azione delle proposte, come quella della gratuità dei tamponi, non possono essere riconosciuti solo attraverso i limiti di bilancio – prosegue Liberati -, poiché neppure con la vaccinazione del 100% della popolazione, si potrà garantire l’immunità di gregge. La nostra voce continuerà a levarsi ogni volta che discriminazioni aizzate da comportamenti inopinati delle istituzioni, come quando entrano nelle scuole per pubblicizzare le vaccinazioni. Continueremo il nostro lavoro finché arrivi a tutti, chiaro e netto il messaggio:
che nessuno entri più nelle aule scolastiche ed universitarie, per discriminare i nostri figli”, chiosa. “Se le regolamentazioni nazionali ed i limiti di bilancio regionali impediscono uno scenario equo allora la soluzione dei problemi la otterremo attraverso un dialogo costante con il quale concretizzeremo un futuro nel quale siano riabilitate tutte le componenti sociali, siano esse vaccinate o meno. Fidarsi del green pass, a cui le istituzioni nazionali hanno dato così tanto peso, forse non corrisponde affatto ad una misura di tutela della salvaguardia della salute – conclude Liberati -. Non ci siamo mai opposti all’invito a sostenere la campagna vaccinale. Non viene meno comunque il nostro invito di vigilanza che rivolgiamo alla collettività. Vigilanza che vengano utilizzati i metodi di controllo per l’accesso alle scuole, come i termoscanner che pure la regione ha finanziato, e che da quanto ci risulta non sono in funzione. Vigilanza dei casi di reazione avverse da vaccinazione, per non lasciare sole le famiglie”.