I SINDACATI ATTACANO LA REGIONE, “SANITÀ COLABRODO, BISOGNA DIRE LA VERITÀ”

“Sanita’ colabrodo in Abruzzo, i responsabili paghino per i danni alla salute dei cittadini abruzzesi. Vaccini introvabili, medici di famiglia in rivolta, condizioni di alcuni presidi ospedalieri non degne di un paese civile, inefficacia del sistema di tracciamento, mobilita’ sanitaria passiva alle stelle”. Dura la presa di posizione sulla situazione della sanita’ del territorio di Cgil, Cisl e Uil Abruzzo. “Mentre il presidente della Regione Marco Marsilio continua a dire che tutto va bene e risponde con supponenza ai tanti giornalisti, associazioni, cittadini, che lamentano una condizione grave- aggiungono- tace sulle tante verita’ che stanno emergendo circa lo stato di degrado di alcuni nosocomi”. Il dito lo puntano in particolare sull’ospedale di Avezzano finito anche sulle cronache nazionali, sottolineano, “per lo stato indecente in cui era costretto a operare il personale sanitario e il conseguente stato di incuria dei pazienti ricoverati. Stranamente- osservano le tre sigle- sui fatti che si sono verificati il silenzio del presidente Marsilio e dell’assessore regionale alla Sanita’ Veri’ e’ assordante, nonostante sia proprio compito dell’ente Regione porre in essere l’attivita’ di vigilanza e controllo sulle aziende Usl abruzzesi. Non ci risulta- incalzano Cgil, Cisl e Uil- che la Regione stia prendendo provvedimenti nei confronti dei responsabili della gestione del nosocomio di Avezzano, mentre sembra avallare la politica della direzione Asl di aprire un’indagine contro quei lavoratori che hanno avuto il coraggio di denunciare il degrado nel quale versava quella struttura al fine di proteggere e ridare dignita’ agli operatori e ai pazienti ospedalizzati”.(SEGUE) (Afa/ Dire) 12:44 01-12-20 NNNN
Per i sindacati e’ “assordante” anche il silenzio di Marsilio e Veri’ sulla questione vaccini antinfluenzali “perche’ non si pretenda la assoluta chiarezza di quanto e’ accaduto e si individuino le responsabilita’ di vertice. Di fronte ai cittadini giustamente infuriati che si vedono negare diritti fondamentali, di fronte alle denunce dei medici di medicina generale e delle associazioni sindacali non si puo’ tacere. Il quadro- affermano- e’ oramai evidente: la Regione e’ responsabile della carenza dei vaccini per i cittadini abruzzesi. Ad oggi mancano oltre 150mila dosi. Si proceda a sanare al piu’ presto questa ingiustificata inadempienza, e si individuino le responsabilita’. Le Procure faranno di certo il loro lavoro, ma i cittadini devono avere risposte da coloro che sono stati eletti per programmare e per vigilare sulla sanita’ abruzzese”. I sindacati chiedono quindi che su temi cosi’ delicati e in una fase cosi’ complicata la Regione garantisca “un’informazione trasparente e dettagliata” e non si limiti “ad annunci e parole, ma dia dati e fatti. I sindacati ed i cittadini- dicono ancora- hanno diritto di conoscere i dati relativi al tracciamento dei contatti Covid-19, alle attivita’ svolte dalle Usca ed in generale a tutte le informazioni utili a valutare le azioni messe in campo ed i risultati ottenuti. I sindacati, tra l’altro, dopo numerose segnalazioni, sono ancora in attesa che la Regione e le Asl abruzzesi costituiscano il Comitato ristretto per la sicurezza degli operatori sanitari”. Allo stato attuale, concludono, “l’Abruzzo sta vivendo una forte penalizzazione derivante dall’essere tra le cinque regioni d’Italia ancora in zona rossa. Di certo, quanto piu’ funzionera’ il servizio sanitario, dalla prevenzione alla cura, tanto piu’ saremo in grado di svolgere una vita quasi normale e di tutelare l’occupazione, le imprese ed il tessuto economico della nostra regione. Mai come oggi la tutela della salute e’ intimamente collegata al benessere economico delle persone, al punto che curare i cittadini significa garantire loro la salute, ma anche il benessere economico e sociale dell’intera comunita’”.