Economia

IL 26,7% DELLE IMPRESE ABRUZZESSI E’ “ROSA”

Il 21% del Pil italiano prodotto dalle imprese in “rosa”. Le imprese attive a conduzione prevalentemente femminile a fine 2020 sono 1.164.683, pari al 22,6% delle imprese totali. Queste imprese, rileva la Fondazione Leone Moressa, contribuiscono alla creazione del 21% del Valore Aggiunto nazionale (308 miliardi di euro). Grazie all’istituzione di un Fondo Impresa Donna con un finanziamento iniziale di 40 mln ai quali si aggiungeranno le risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (400 mln), sono imprese destinate a crescere. Negli ultimi quattro anni l’andamento dell’imprenditoria femminile appare piuttosto costante. Dal 2016 si è registrata una crescita di oltre 6 mila aziende condotte da donne, mentre quelle maschili sono scese di 4 mila. I primi segnali del 2021 sono positivi e si registra una crescita imprenditoriale sia per le imprese condotte da donne che da uomini. Se mediamente le imprese femminili rappresentano il 22,6% delle imprese totali, la situazione è molto differente a seconda del settore. L’incidenza più alta si registra nei Servizi alle persone (es. parrucchieri, estetisti, lavanderie), in cui le imprese femminili sono più della metà del totale (52,3%). E supera il 30% anche nelle imprese che si occupano di industria tessile e abbigliamento (39,4%), Alloggi (35,6%), Istruzione e sanità (34,9%), Commercio al dettaglio (32,5%).
Osservando la variazione nel periodo 2016-2020, l’incremento maggiore è stato nel settore Alberghi e ristoranti (+20,7%). Ma anche le Attività professionali (+18,3%), Noleggi e servizi alle imprese (+11,7%) e attività della Sanità e della scuola (+11,5%). In calo, invece, commercio al dettaglio (-8,2%), agricoltura (-4,4%) e industria tessile e ‘abbigliamento (-4,9%).

A livello territoriale, il maggior numero di imprese femminili è in Lombardia (158 mila), Campania e Lazio (entrambe con circa 118 mila unità).
L’incidenza maggiore sulle imprese totali si registra nelle regioni del Sud, in particolare Molise (28,4%), Basilicata (27,5%) e Abruzzo (26,7%). I valori più bassi, sotto il 20%, sono invece in Trentino A.A. e Lombardia. Le prime indicazioni relative al primo semestre 2021 sono positive per Sicilia (+2,2%), Campania (+2,0%) e Lombardia (+1,8%). Maggiori difficoltà per quel che riguarda l’imprenditoria femminile sono in Friuli V.G. (-0,3%), in Molise (-0,7%) e nel Lazio (-1,3%).
Le imprenditrici sono 3,2 mln ( 42,8% del totale degli imprenditori). Di queste, l’8,9% è nata all’estero. Per quanto riguarda le classi d’ età, solo il 5% ha meno di 30 anni. Al contrario, il 12,9% ha più di 70 anni. La classe più numerosa è quella 50-69 anni, (43,3% delle imprenditrici). Oltre un quinto delle imprenditrici opera nel commercio (22,8%).

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