Dalla Regione

IN ABRUZZO ANCHE I 30ENNI CON SINTOMI GRAVI DA COVID

“L’età media delle persone ricoverate in ospedale si è abbassata. Vediamo tante persone giovani con sintomi importanti che necessitano di ventilazione assistita. Ci sono anche 30enni in terapia intensiva. Tutto questo è frutto della circolazione diffusa della variante inglese, che si sta dimostrando più aggressiva”. Lo afferma il referente per le emergenze della Regione Abruzzo, Alberto Albani, a capo della task force sul coronavirus, a proposito dell’attuale situazione. La variante inglese, infatti, sta circolando rapidamente tra le province di Pescara e Chieti e, in particolare, nell’area metropolitana. E’ responsabile, secondo le stime, del 70% dei contagi del Pescarese, percentuale che scende al 60% se si considera anche il Chietino. Le due province, proprio a causa dei numeri in rapida crescita, sono in zona rossa dallo scorso 14 febbraio. Proprio per discutere della questione varianti, nel pomeriggio si è riunito il Gruppo tecnico scientifico regionale. Il problema non è solo quella inglese: si sono registrati i primi casi dovuti alla variante brasiliana – in un caso c’è stato il decesso di un paziente, nel Chietino – e si lavora per escludere la presenza di quella sudafricana. Si valuta, tra l’altro, di istituire la zona rossa in alcuni comuni interessati da focolai. “Siamo in una fase molto delicata – afferma il direttore del dipartimento Sanità della Regione, Claudio D’Amario – In questo momento le analisi epidemiologiche sono molto importanti. Attendiamo per domattina ulteriori elementi dalle Asl”. Intanto sono 351 i nuovi casi. Sono emersi dall’analisi di 2.573 tamponi molecolari: è risultato positivo il 13,64% dei campioni. Continuano ad aumentare i ricoveri e si registrano altri otto decessi decessi. Si tratta di persone di età compresa tra 35 e 90 anni. Il bilancio delle vittime sale a 1.628. I nuovi positivi hanno età compresa tra 10 mesi e 97 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 78. Gli attualmente positivi sono 12.972 (+48 rispetto a ieri): 593 pazienti (+7) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 76 (invariato, al netto di decessi, dimissioni e due nuovi ricoveri) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 12.304 (+42) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 36.842 (+293). Nelle ultime ore sono stati eseguiti anche 12.195 test antigenici. A livello territoriale, l’incremento più consistente si registra in provincia di Chieti (+155), seguita dal Pescarese (+118). Numeri più bassi nel Teramano (+61) e nell’Aquilano (+16). Visto l’aumentare dei contagi, anche il Comune di Penne ha deciso di chiudere le scuole: fino al 26 febbraio l’attività didattica si svolgerà esclusivamente a distanza.

Back to top button