LA CHIUSURA DEGLI IMPIANTI SCIISTICI COMPORTEREBBE UN -10 % NEL PIL ABRUZZESE

Anche Abruzzo Post vuole condividere le preoccupazioni degli imprenditori e degli operatori del settore sciistico abruzzesi che a causa della decisioni del Governo Conte rischiano di vedere saltare tutta la stagione invernale.
Non aprire gli impianti per Natale significherebbe condannare a morte un intero settore e mettere in strada centinaia di lavoratori e di famiglie.
Nel solo comprensorio dell’Alto Sangro, il più importante del Centro-Sud Italia, rischierebbero 300 famiglie direttamente convolte in questo lavoro e nello stesso tempo si darebbe un duro colpo allo sviluppo di tutto il comprensorio, che produce oltre il 10 % del PIL abruzzese. Non si comprendono le motivazioni delle scelte del Governo Conte visto che lo sci è lo sport più sicuro: casco, sotto casco, gli scarponi, i guanti…
Tenere chiusi gli impianti sciistici vuol dire fare fallire l’economia della montagna e le possibilità di sviluppo del turismo abruzzese.
Solo l’Italia ha deciso di uccidere questo settore, perché ad esempio in Austria le stazioni rimarranno chiuse almeno fino al 6 dicembre, ovvero fino alla fine del lockdown. In Svizzera invece, finora nessun cantone limita lo sci, mentre in Slovenia è già possibile comprare skipass. In Germania invece pare che la stagione sia solo rimandata a dicembre.
Lanciamo anche da questo giornale un appello a Conte e a Marsilio per aprire un tavolo di confronto con gli imprenditori e gli operatori del settore.