MARTINSICURO, IL COMUNE NON MOLLA CONTRO LE TRIVELLAZIONI

Dopo il ricorso presentato lo scorso mese di luglio dal Comune di Martinsicuro e la Provincia di Teramo e ai Comuni di Alba Adriatica, Tortoreto e Pineto contro la recente autorizzazione del ministero della Transizione Ecologica ad un progetto dell’Eni per la perforazione del pozzo ‘Donata 4 Dir’, proprio davanti alle coste truentine, l’amministrazione comunale ha depositato in questi giorni le proprie osservazioni al Pitesai (Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee). Osservazioni che arrivano, spiegano in una nota il sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, e l’assessore comunale all’Ambiente, Marco Cappellacci, mentre è in corso la Vas (Valutazione ambientale strategica). Il ministero della Transizione Ecologica ora dovrà valutare le osservazioni pervenute e chiedere l’intesa alla Conferenza Unificata Stato-Regioni.
“Il documento in esame non può definirsi come un piano nell’accezione comunemente usata visto che, in sintesi, non definisce e non determina con esattezza, attraverso la necessaria analisi di tipo ambientale-sociale ed economica, le aree idonee alle attività connesse alla ricerca e all’estrazione di idrocarburi- sottolineano- Questo però rimanda alla valutazione ‘caso per caso’ dei singoli titoli minerari rispetto a quei parametri che appunto avrebbero dovuto invece portare ad una netta definizione delle aree idonee e di conseguenza escludere quelle non idonee”. Secondo i tecnici incaricati dal Comune di Martinsicuro è quindi “evidente” che quel procedimento che ha previsto la realizzazione del Pitesai “viene di fatto svuotato di significato proprio dal punto di vista ambientale, sanitario e socio-economico, evitando di discutere le scelte rispetto alla sostenibilità complessiva del comparto di estrazione degli idrocarburi rispetto al patrimonio ambientale.
Il documento “evita del tutto di confrontarsi su questi temi- spiegano il sindaco di Martinsicuro Massimo Vagnoni e l’assessore comunale all’Ambiente Marco Cappellacci- che pure erano esattamente elencati nella legge che ha previsto il Pitesai. Così il rimandare a scelte successive ‘caso per caso’ non fa altro che riproporre quello che è accaduto finora, ovvero un semplice esame attraverso le procedure di Viain cui è mancata quell’analisi degli impatti complessiva che è propria del livello di una Valutazione ambientale strategica e di un Piano Nazionale”.
Tra le altre cose, conclude la nota del Comune di Martinsicuro, “il Piano proposto contiene scelte contrarie alle previsioni dell’Accordo di Parigi sul clima il quale invita ad abbandonare immediatamente ogni nuovo progetto relativo all’estrazione di qualsiasi tipo di idrocarburo, metano compreso.
Inoltre non tiene conto delle perdite nella filiera del metano, della tutela degli acquiferi e dei pozzi abbandonati”.