Dalle Diocesi

SEMPRE MENO SACERDOTI E PIU’ VECCHI. TRENTENNI ‘MOSCHE BIANCHE’, 1 SU 10 STRANIERO

I sacerdoti sono sempre di meno e più vecchi. I trentenni sono diventati come ‘mosche bianche’ con un vistoso calo rispetto al passato. E praticamente 1 su 10 non è italiano. Nel dettaglio, nel 2020, il  totale dei sacerdoti, nel Paese,  è pari a 31.793 unità. Erano 38.209 nel 1990: il calo, in trent’anni, è stato del 16,5% con 6.416 sacerdoti in meno ma solo negli ultimi dieci anni il clero è diminuito dell’11%.  “I dati non devono allarmare, ma vanno seriamente presi in considerazione perché intercettano la domanda sulla fecondità vocazionale delle nostre Chiese italiane, gli orizzonti della pastorale giovanile e scolastica, ridondano sulla vita e il ministero dei presbiteri e delle comunità di vita consacrata”, ha detto al Sir don Michele Gianola, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della vocazioni della Cei.

L’età media dei sacerdoti italiani è di 61,8 anni ed è aumentata del
4,1% nell’arco degli ultimi 20 anni, mentre quella dei sacerdoti stranieri è pari a 46,7 anni. In calo, riporta ancora il Sir, sono i preti fino ai 30 anni: passati dai 1.708 nel 2000 ai 599 nel 2020 (-60%), a fronte di un calo demografico pari al 20% tra la corrispondente popolazione generale. Le diocesi che hanno la maggior presenza di sacerdoti non italiani sono concentrate tutte nelle regioni del centro Italia: nelle 23 diocesi del Lazio, su 2.804 sacerdoti 626 sono stranieri (22,3%). Seguono le 11 diocesi dell’Abruzzo (con il 16%), le 18 diocesi della Toscana (con il 16%) e le 8 diocesi dell’Umbria (con il 15%). In fondo alla lista si trovano le 10 diocesi della Lombardia con 82 sacerdoti stranieri (1,8%) e le
19 diocesi della Puglia con solo 65 preti stranieri (il 3,3%).

Nella ‘hit parade’ della Chiesa, le regioni con la minor percentuale di parroci sono la Lombardia, il Lazio e la Puglia, quelle con la maggior presenza sono l’Abruzzo-Molise, l’Umbria e la Calabria. Quanto ai sacerdoti “in uscita”, il valore assoluto non è paragonabile con quello “in entrata. Se in Italia oggi prestano servizio 2.631 sacerdoti stranieri, quelli italiani fidei donum che operano all’estero sono 348, ossia l’1,1% del totale. Nel corso degli ultimi vent’anni il numero si è dimezzato (erano 630 nel 2000). Nel 2020, infine, sono morti 958 preti con un incremento di quasi un terzo, rispetto ai 742 morti del 2019. Colpa del coronavirus. Nel periodo marzo/aprile 2020 sono morti 248 sacerdoti, quasi il doppio (+92%) di quelli scomparsi nell’analogo arco temporale del 2019 (129). Nella seconda ondata, i 240 morti tra novembre e dicembre del 2020 sono più del doppio (+101%) di quelli dell’anno precedente (119).

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