Dalle Provincie

UNA “QUERELLE” INFINITA TRA LA REGIONE E IL MATTM SULLA DISCARICA DI BUSSI

“Come Regione ce la stiamo mettendo tutta per far ridare dignita’ ad un territorio. Passare da parole ai fatti: curiamo e ripartiamo. E invece ci troviamo quasi quotidianamente ad uno scontro istituzionale dove le procedure contano piu’ dell’obiettivo finale: salvaguardare un territorio che e’ gia’ stato martoriato”. Cosi’ questa mattina nel corso di una conferenza stampa da lui stesso convocata, l’assessore all’Ambiente della Regione Abruzzo, Nicola Campitelli, sulla mancata bonifica del Sin di Bussi. “E’ paradossale che la burocrazia tenga in ostaggio un territorio, una popolazione, condannando i cittadini a vivere in condizione di degrado e impedendo bonifica e rilancio dell’area. Oggi siamo nell’epoca della Next Generation – ha aggiunto -, la transizione ecologica, ma purtroppo solo sulla carta. L’ambiente e’ e sara’ ancora di piu’ nel prossimo futuro un pilastro importante per il rilancio del Paese. Credo che sia importante sentire la vicinanza anche degli enti e le istituzioni nazionali”. Il dito Campitelli lo punta verso il ministero dell’Ambiente che, dopo il parere favorevole dato alla Regione dal Tar che aveva fatto ricorso sulla decisione del ministero di annullare il bando di gara per la bonifica delle discariche 2A e 2B, bonifica attesa da 13 anni ha sottolineato Campitelli, ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato nonostante, ha aggiunto, “avessimo chiesto un incontro urgente al ministro Costa, scegliendo la strada del dialogo. Un’occasione persa per dimostrare di avere a cuore regione Abruzzo, ma soprattutto per iniziare la bonifica. Scelta rischiosa e pericolosa visto che e’ constatato che la contaminazione continua. Qualsiasi atto posticipa la bonifica, e’ chiaro che e’ un danno ai cittadini e il territorio abruzzese”.

“Siamo stufi di passerelle – ha quindi sottolineato – Vogliamo che quei cittadini possano lavorare e vivere in condizioni di sicurezza e possano in effetti non stare piu’ a contatto con i materiali inquinanti”. Quindi le richieste: “la riassegnazione dei 50 milioni che sono stati sottratti alla bonifica, l’attivazione di un percorso istituzionale di collaborazione e dialogo affinche’ il soggetto responsabile dell’inquinamento possa procedere alla bonifica e quindi accordo di programma per la riconversione industriale. Siamo stufi delle chiacchiere: vogliamo i fatti. Rispetto alla bonifica dei siti inquinati noi come Regione e Lega abbiamo dato segnale importante. Abbiamo approvato – ha quindi concluso Campitelli – una legge regionale che istituisce un fondo rotativo per i Comuni che possano avere un budget per procedere alle bonifiche. Un’iniziativa che nasce da questo gruppo e che e’ stata apprezzata da tutti i territori e i sindaci”. Alla conferenza stampa hanno partecipato il segretario regionale della Lega, l’onorevole Luigi D’Eramo, l’europarlamentare Massimo Casanova, la responsabile nazionale dipartimento Ambiente per il Carroccio Vannia Gava e il Antonio Zennaro, alla prima uscita pubblica dopo l’adesione al partito di Matteo Salvini.

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