VIA 11 TRALICCI DELL’ALTA TENSIONE DA CEPAGATTI (PE)

“Sul territorio di Cepagatti spariranno 11 tralicci dell’alta tensione e verranno demoliti 2,6 chilometri di linee elettriche aeree a 150 kilovolt. È questo il risultato concreto, tangibile, che verra’ realizzato a beneficio della popolazione da parte di Terna, frutto della lunga trattativa che abbiamo istituzionalmente condotto e che ha poi portato alla stipula del protocollo d’intesa siglato nel settembre del 2011 tra il colosso mondiale della luce e il Comune di Cepagatti”. È il commento del presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, che ha ufficializzato la chiusura della progettazione per il piano di razionalizzazione della rete e dei servizi avviato da Terna sul territorio di Cepagatti. Si tratta di “un protocollo in cui dieci anni fa ho preteso impegni precisi, puntuali, ben individuati quale ristoro per il territorio, nell’ambito di un intervento che comunque complessivamente rappresenta una garanzia per l’intero Abruzzo, e si traduce con zero blackout per la nostra regione. E l’obiettivo raggiunto- continua Sospiri- testimonia il giusto coordinamento tra pubblico e privato teso esclusivamente a tutelare gli interessi della collettivita’. E’ trascorso appena un anno dall’inaugurazione da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Montenegro Dukanovic del primo ‘ponte elettrico’ tra l’Europa e i Balcani. Un collegamento in corrente continua Italia-Montenegro, 445 chilometri, il piu’ lungo collegamento elettrico sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna, un’opera decisa a livello governativo che comunque e’ considerata da record quanto a tecnologia e innovazione, soprattutto un’infrastruttura strategica per la sicurezza dei nostri Paesi. E Terna ha individuato sul territorio della provincia di Pescara la propria centrale operativa”.
Se l’intervento e’ stato deciso a Roma, sottolinea il presidente del Consiglio regionale, “pero’ e’ in Abruzzo che abbiamo portato avanti il confronto istituzionale per individuare le opere che comunque Terna avrebbe dovuto realizzare su ogni territorio che sarebbe stato attraversato dal cavo interrato e su Cepagatti, tra l’altro, questo si tradurra’ con la demolizione di 2,6 chilometri di linea elettrica aerea, la rimozione di ben 11 antiestetici tralicci di sostegno e la loro sostituzione con 1 chilometro e mezzo di cavo interrato”. Secondo Sospiri, “chiusa la progettazione, il faldone verra’ ora sottoposto al vaglio del ministero per lo Sviluppo Economico per la relativa autorizzazione e per il Comune di Cepagatti le opere di Terna non sono finite- conclude- perche’ nel corso dei prossimi mesi verra’ inoltrata sempre al Mise la richiesta di autorizzazione per la delocalizzazione della linea ‘Villanova-Gissi’ a 380 kilovolt, realizzata negli anni ’70, in uscita dalla Stazione Elettrica di Villanova. Che significa maggiore efficienza e sicurezza per la rete e per i cittadini”.