Dalla Regione

ADDIO A FRANCO MARINI, IL “LUPO MARSICANO” CHE VENIVA DALL’ABRUZZO

Sindacalista, ministro del Lavoro, parlamentare eletto per 4 mandati alla Camera e due al Senato di cui è stato presidente dal 2006 al 2008. Una lunga parabola politica e di impegno pubblico pluridecennale che si è di fatto conclusa nel 2013 a 151 voti dall’elezione al Quirinale.

Franco Marini si è spento a 88 anni, a Rieti, dopo essere stato ricoverato, a inizio gennaio, all’ospedale San Camillo de Lellis, per le conseguenze del Coronavirus. Alpino in gioventù, rimasto per tutta la vita legato alle montagne del suo Abruzzo, dove era nato il 9 aprile del 1933 a San Pio delle Camere (piccolo comune di 680 anime alle pendici del Gran Sasso a poca distanza da l’Aquila), Marini aveva mosso i primi passi della sua lunga attività pubblica nella Cisl. Era il 1950, anno in cui prese la tessera della Dc, dopo la militanza nelle Acli. Primo figlio di una numerosa famiglia di modeste condizioni economiche, a nove anni si trasferì a Rieti, seguendo, con la madre e i fratelli, il padre per le esigenze di lavoro. Studi classici al liceo Marco Terenzio Varrone, segue la laurea in legge e il servizio di leva come ufficiale negli alpini.

“La mia – raccontò in un’intervista – era una famiglia di emigranti, come tante in Abruzzo. Mio nonno era andato in America cinque volte. Lavorava un paio d’anni e riportava un po’ di soldi per comprare un pezzo di terra”.

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