Cultura e Natura

DAL CONSIGLIO STATO STOP AI TAGLI INDISCRIMINATI DEGLI ALBERI IN SALUTE

Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 9178/2022 accogliendo l’appello promosso da due cittadini, ha segnato l’epilogo di anni di battaglie legali. L’appello era mirato a salvare un abete rosso monumentale, per il quale il comune aveva disposto l’abbattimento per presunte ragioni legate alla tutela della pubblica incolumità. In particolare, il massimo organo di giustizia amministrativa ha evidenziato la mancanza dei presupposti di necessità ed urgenza che il comune ha posto quale motivazione del provvedimento essendo lo stesso fondato su una serie di perizie dalle quali emergeva l’inesistenza di un pericolo, anche potenziale, di crollo. Lo racconta il Wwf in una nota pubblicata in occasione della Giornata nazionale dell’albero. Si tratta di un provvedimento molto importante perché, oltre ad evitare l’abbattimento di un albero in piena salute, segna un principio fondamentale in tema di gestione del verde urbano: non si abbattono alberi sani se non si ha la certezza scientifica e concreta della esistenza di un rischio per la pubblica incolumità. Lo stesso principio è stato adottato dal Tar Abruzzo che con sentenza n. 105/2022 ha accolto il ricorso presentato dalla Regione, supportato dall’intervento del WWF Italia e di altre associazioni, contro l’abbattimento di ben 560 alberi per motivi legati alla sicurezza stradale. Il TAR ha infatti ricordato che tali provvedimenti devono tenere conto del principio di proporzionalità che “non tollera presunzioni di pericolosità di un bene da preservare (in specie il patrimonio arboreo) del quale ammette il sacrificio solo se è provato che esso sia inesorabilmente incompatibile con altri beni di rango pari o superiore (la sicurezza stradale)” .

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