Dalla Regione

LA DENUNCIA M5S ALLA REGIONE, “CAREGIVER PER DISABILI GRAVI SENZA FONDI”

Degli 1,4 milioni assegnati negli anni dal 2016 al 2020 in favore dei caregiver familiari che, ogni giorno, si dedicano all’assistenza di figli disabili e genitori anziani, nulla e’ stato erogato perche’ la Giunta regionale a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia, ha dimenticato di approvare le modalita’ e i criteri che avrebbero permesso di concedere dei benefici economici previsti dalla Legge n. 43 del 27 dicembre 2016 (Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare (persona che presta volontariamente cura e assistenza)”. Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) nel corso di una conferenza stampa. “Ammetto che ho fatto fatica a leggere queste carte – ha spiegato Pettinari – perche’ una mancanza cosi’ grave in un momento cosi’ complesso, in cui la pandemia sta mietendo vittime umane soprattutto tra le persone fragili e gravemente malate, e’ inaccettabile sotto ogni criterio di buon senso e di gestione della cosa pubblica. In un momento in cui le famiglie non possono far ricorso delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, in quanto foriere di pesanti contagi, la Regione Abruzzo guidata dal centrodestra si permette la leggerezza di dimenticare il sostegno economico a tutte quelle persone invisibili caregiver che, seppur stremate dalla fatica, sole, psicologicamente provate e sovraccaricate di responsabilita’, continuano incessantemente a curare i propri cari. Ho per questo scritto immediatamente al presidente della Giunta regionale Marsilio, al direttore regionale del dipartimento Lavoro – Sociale Dpg e all’assessore con delega alle Politiche sociali. Quest’ultimo, con mio enorme stupore, nell’ultimo Consiglio regionale a mia domanda diretta ha ammesso addirittura di non conoscere la norma in questione tanto da fare confusione tra i caregiver per le malattie rare, su cui ha ampiamente parlato sulla stampa, e i caregiver per disabili gravi che non sono identificabili tra l’elenco delle malattie rare, ma non per questo dovrebbero essere dimenticati”.

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