Dalla Regione

MARSILIO,”NON CERCO LO SCONTRO, GIUSTO TORNARE ARANCIONI”. PD E LEU ALL’ATTACCO

“Al momento non ho ricevuto alcuna nota di diffida. Io non cerco lo scontro istituzionale. Ho sempre collaborato e collaboro con il Governo. Credo ci sia un’interpretazione sbagliata sulle tempistiche da parte sua perche’ non tiene conto dei dati reali e l’esigenza di fare sintesi tra la salute e le ragioni economiche”. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, non intende tornare sui suoi passi e al momento, affermando di non aver ricevuto nulla dal ministero competente dopo che ieri Francesco Boccia aveva annunciato di voler diffidare la Regione per aver deciso da sola il passaggio in fascia arancione, non ha alcuna intenzione di ritirare l’ordinanza. Per lui l’Abruzzo da oggi il passaggio lo ha ufficialmente fatto. È quanto ha dichiarato lui stesso questa mattina a Rai Radio 1 nel corso della trasmissione “Che giorno e'” condotta da Francesca Romana Ceci e Massimo Girarldi. Alla domanda se, come ieri e’ stato affermato dal Governo, si senta responsabile nel caso di nuovi casi di contagio ha replicato: “E’ l’unico aspetto sgradevole della vicenda. Non so se questa cosa mi verra’ notificata, ma comunque mi chiedo allora di tutti gli altri casi, di chi e’ la responsabilita’ penale?”. Marsilio e’ quindi tornato a spiegare il perche’ della scelta di anticipare prima la zona rossa al 18 novembre, con ordinanza ministeriale del 22, e ora quella arancione che sarebbe dovuta scattare mercoledi’ 9 dicembre, sottolineando di aver fatto il passaggio in zona rossa “mentre gli altri presidente di Regione, anche di appartenenza di Governo, protestavano. Per me bisogna essere seri: quando c’e’ pericolo vanno applicate misure di salvaguardia anche estreme. Quando pero’ la situazione e’ sotto controllo, e lo verificano anche i nostri Cts che non sono meno esperti di quelli di Roma, torniamo ad aprire in sicurezza”.

“C’è la disponibilità del Governo a riconoscere la fine del periodo di zona rossa nelle tre settimane che sono necessarie e sono obbligatorie, quindi se l’Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l’intesa del ministero della Salute. Se la regione Abruzzo decide autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina sarà diffidata”. Lo ha detto il ministro alle Autonomie Regionali Francesco Boccia alla trasmissione televisiva “Non è la D’Urso’.

Gli fa eco il capogruppo di Liberi e uguali alla Camera, Federico Fornaro, “in questa fase della pandemia serve come non mai unita’ e collaborazione istituzionale tra Regioni e Stato. Le fughe in avanti come quelle del presidente dell’Abruzzo non solo non servono, ma sono pericolose”. Il parlamentare aggiunge in una nota che “i cittadini, infatti, non possono essere quotidianamente raggiunti da messaggi contraddittori, ma al contrario si deve ribadire a ogni livello che occorre ancora la massima prudenza nei comportamenti individuali e collettivi. Soltanto con prudenza e responsabilita’ si puo’ contrastare la diffusione di Covid 19”.

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