Economia

RIMANE APERTO IL DIALOGO SULLA VERTENZA DELLA LFOUNDRY DI AVEZZANO

“Il sottosegretario allo Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella si e’ messo a disposizione per tornare ad Avezzano ed affrontare direttamente con l’azienda la vertenza LFoundry. Ha chiesto l’incontro in una lettera appena recapitata alla proprieta’”. A renderlo noto e’ il segretario del Partito Democratico della provincia de L’Aquila, Francesco Piacente, nel corso di un incontro organizzato dal Pd regionale sulla vertenza LFoundry, azienda marsicana dove da giorni i dipendenti scioperano per dire no ad un Piano industriale che, lamentano, non e’ stato condiviso ne’ con loro ne’ con i sindacati. All’incontro del Partito democratico hanno partecipato il segretario regionale Michele Fina, Andrea Campione della segreteria Uilm-Uil e Rsu LFoundry, Simona De Sanctis della segretaria generale Fiom-Cgil provinciale, Antonello Tancredi, segretario generale Fim-Cisl Abruzzo e Molise e Monica Di Cola dell’osservatorio lavoro Pd provinciale. “Il contributo del Pd- ha detto Piacente- e’ nel rafforzamento del canale con il governo, in particolare con il sottosegretario Manzella, che conosce bene la questione: nei mesi scorsi e’ stato con in azienda per un focus specifico, un impegno che e’ proseguito fino a oggi. La lettera ufficiale inviata il 30 novembre scorso ai sindacati e all’azienda nella quale si chiedevano a questa delucidazioni sul percorso industriale non ha avuto esito, ora e’ stata intrapresa una seconda iniziativa. In parallelo stiamo lavorando per velocizzare la convocazione del tavolo presso il ministero, che mette assieme sindacati, proprieta’ e istituzioni”. Il segretario del Pd provinciale ha sottolineato che l’impegno del partito e’ basato anche sulla consapevolezza dell’importanza di un sito e di un’impresa che sono “qualcosa di profondo per questo territorio, siamo tutti convocati a dare il massimo contributo possibile. Rivolgo i miei complimenti ai sindacati- ha concluso- per l’equilibrio mostrato finora e per l’ottima riuscita dello sciopero. Occorre un ruolo piu’ attivo della Regione, che puo’ e deve giocarlo”.

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