SCOPPIA LA POLEMICA SUI TROPPI RITARDI PER I FONDI ALLE SCUOLE PER IL COVID

È considerevole e paradossale il ritardo sull’indizione dei bandi inerenti l’utilizzo dei fondi stanziati con la Legge Regionale n.10/2020 per contrastare gli effetti della grave crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da Covid-19″, andato ben oltre il termine perentorio di dieci giorni dall’entrata in vigore della stessa norma, entro cui la Giunta avrebbe dovuto stabilire criteri, tempi e modalità per la concessione dei contributi (art. 3, comma 9): lo affermano i consiglieri regionali Antonio Blasioli e Americo Di Benedetto che si sono occupati della questione presentando un emendamento sul tema proprio per accorciare l’attesa dell’erogazione dei fondi. Siamo intervenuti perché questo sostegno arrivasse ai beneficiari – illustrano i consiglieri del gruppo Pd e di Legnini Presidente – ciò con particolare riferimento al ristoro previsto per i servizi imprescindibili educativi della prima infanzia e delle scuole dell’infanzia paritarie, per i quali la lunga sospensione delle attività determinata dall’emergenza sanitaria ha significato una rilevante perdita in termini economici, considerando il mancato introito delle rette dovute dalle famiglie o delle compartecipazioni comunque denominate, in ragione di un servizio che non poteva essere erogato e goduto stante la pandemia in atto.
Nondimeno, l’istruzione universitaria ha subito gravemente le conseguenze della pandemia, considerato che da marzo 2020 quasi tutti gli studenti universitari fuori sede sono rientrati a casa e quindi, non usufruendo delle abitazioni in locazione, sono costretti da allora a farsi carico dei relativi costi di affitto, con grandi disagi economici anche per le famiglie. Grazie all’emendamento da noi presentato e approvato all’unanimità, per i servizi dell’infanzia è stato stabilito un contributo a ciascun operatore nel limite massimo di 150 euro per ogni bambino iscritto nell’anno scolastico 2019-2020 in ciascuna struttura scolastica mentre per gli studenti fuori sede si è deciso di dare loro un contributo una tantum di euro 1.000 euro per il periodo di marzo, aprile e maggio 2020, secondo le modalità e i requisiti previsti dalla Legge.